Chuck Malone è un investigatore privato che porta piuttosto male i suoi 55 anni: non c’è da stupirsi visto il tipo di vita che conduce. Giocatore sfortunato, perennemente al verde, quasi alcolista, in sovrappeso e coinvolto in casi assurdi.
Il personaggio di Malone è uno stereotipo del genere: solo, alcolizzato, dalla battuta facile e tagliente, lesto con la pistola e con i pugni. L’investigatore è in realtà un fallito, ma ha dalla sua parte un cristallino sentimento di autostima che gli fa sostenere di essere “il detective più dritto di Miami Beach”. A discolpa bisogna ammettere che la sua latente professionalità viene messa a dura prova dagli strani casi che, letteralmente, gli piovono addosso nel corso della storia. Malone, infatti, si trova a dover rintracciare per conto di una tale “Signora Morte” un certo Bukowski, che a detta della donna è proprio Charles Bukowski, lo scrittore morto nel 1994. L’azione si svolge in uno squallido ufficio nei pressi di Lincoln Road a Miami Beach e filo conduttore della storia sembra essere Miguel Garcia, personaggio che raccomanda Chuck facendogli arrivare diversi clienti e che gli commissiona la ricerca di una misteriosa “Fenice Rossa”. Le indagini si snodano tra ufficio, librerie e bar, soste obbligate per rimandare quanto più possibile gli impegni e sprofondare in una falsa autocommiserazione che non si addice al “detective più dritto di Miami Beach”.